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Via gli studi di settore, arriva l’indicatore di affidabilità

Il fisco mette in pensione il metodo degli studi di settore, utilizzati per misurare i compensi e i ricavi dei liberi professionisti e delle attività commerciali, che spesso non assicuravano però risultati validi. Il sistema sarà gradualmente sostituito per i liberi professionisti con partita iva da un indice che misura l’affidabilità di ogni contribuente, che la commissione costituita da Sose (Soluzioni per il Sistema Economico) e Agenzia delle entrate ha chiamato “indicatore di compliance”. I contruibuenti considerati virtuosi avranno diritto a dei bonus e dei premi, fra cui tempi molto più brevi per i rimborsi fiscali, oltre all’esclusione da alcune tipologie di accertamento fiscale.

L’indicatore verrà calcolato sull’attività economica prevalente e verranno aggiunti ai dati che servivano ad effettuare i vecchi studi di settore anche il valore aggiunto e il reddito di impresa per ogni contribuente. Un metodo che potrebbe rivelarsi più equo e incentivare i contribuenti a migliorare la comunicazione con il fisco. Il nuovo indicatore verrà introdotto con la Legge di Stabilità 2017.

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Michela Meloni
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Michela Meloni si occupa di editoria (LaPiccolaVolante Ed.), comunicazione pubblicitaria e redazione di articoli web oriented. Ha una laurea specialistica in editoria, giornalismo e nuovi media. Collabora con diverse web agency e scrive di libri sul sito Mangialibri.com.

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