L’edificio ha più valore se è “green”
La società Johnson Controls ha appena reso noti i dati di una sua ricerca sulla situazione della sostenibilità in edilizia nel nostro territorio nazionale. L’osservatorio nazionale sulla nuova edilizia sostenibile ha infatti appurato che il valore dei canoni d’affitto, così come il prezzo di vendita degli immobili, è pari a una percentuale compresa fra il 2% e il 10% se l’immobile rispetta le direttive sull’edilizia green. Per il momento i maggiori interventi sul campo della bioedilizia sono stati intrapresi in particolare nel settore dell’edilizia residenziale e privata, mentre sul pubblico ancora stentano a decollare la nuova progettazione e i nuovi materiali considerati ecosostenibili e a basso impatto ambientale.
Le nuove costruzioni sono state fomentate dagli incentivi governativi ed europei che mirano a espandere e far crescere il settore dell’edilizia green. Tuttavia in Italia sono oltre il 70% gli edifici, costruiti prima del 1977, che avrebbero bisogno di ristrutturazioni e di interventi per migliorare prestazioni energetiche ed efficienza generale. L’Italia è sicuramente ancora indietro rispetto ad altri Paesi, soprattutto nel nord-Europa, ma il percorso verso l’efficientamento energetico è cominciato e prosegue senza intoppi.
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